"Stampare" nella storia

La declinazione del verbo dal 500 al 1600 step#12 parte 1

Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, a fare da padrone nella scena mondiale è sicuramente l'oriente con il suo Impero Romano, che rimarrà una certezza per circa altri mille anni.  L'Impero Romano D'oriente, fece pur non volendo da tramite tra Asia e Europa, esportando anche nuove tecnologie, tra queste la stampa. La stampa fu inventata in Cina (600 circa, anche se qualche studioso suppone che sia un'invenzione antecedente), e inizialmente si adoperavano degli stampi in legno che permettevano un aumento della produzione di testi scritti. I primi testi stampati furono degli insegnamenti buddisti, ma non mancano i libri, infatti il primo testo completamente stampato fu prodotto nell'800 circa e si parla de "Il Sutra del Diamante" (Wikipedia): un libro che parla di un dialogo del Buddha, e che quindi ha una grande rilevanza dal punto di vista religioso-spirituale.
Sutra di Diamante, immagine dal web
La stampa rimarrà un qualcosa di poco utilizzato perché i carattere incisi in stampi di legno o di argilla (come si farà successivamente), non permettevano una veloce copia dei testi della società occidentale, dove la cultura era un qualcosa riservata a pochi e inoltre esisteva la figura dell'amanuense: generalmente faceva parte della comunità ecclesiastica, ed aveva il compito di trascrivere a mano diversi volumi, e generalmente erano scritti filosofici soprattutto di pensiero cristiano oppure ritenuti importanti, come gli scritti di Aristotele, visti come i più importanti dopo la Bibbia. A causa di questa "discriminazione", molti scritti verranno persi parzialmente o totalmente, questo è il caso di numerosi testi latini, che per lunghezza (per trascrivere un libro un amanuense impiegava circa un anno), o per contenuti, sono stati messi e quindi perduti.
Xilografia che mostra la stampa
a caratteri mobili,

fonte Wikipedia
Tutto questo rimarrà invariato fino al Medioevo. Nel rinascimento l'uomo comincia a interessarsi al mondo che lo circonda e inoltre comincia a affinare tecniche di lavorazione di nuovi materiali, ovvero i metalli. Questo aiutò Gutenberg, un orafo tedesco(conosceva bene le tecniche di lavorazione dei metalli),a proporre un nuovo metodo di stampa: la stampa a caratteri mobili. Questo metodo (che esisteva già in Cina da circa 400 anni) consisteva nel disporre i caratteri su una pagina preimpostata (si creava la matrice della pagina), che al contrario della Xilografia era molto meno costosa, perché a differenza di quest'ultima la matrice non in legno, era molto più resistente, di conseguenza non era necessario riprodurla spesso.
La stampa proposta da Gutenberg ebbe molto successo per velocità e costi, infatti permise la realizzazione di circa 12 milioni di copie di otre 30 mila titoli in soli 50 anni.
Da lì a poco la stampa permise uno sviluppo culturale più omogeneo.
Nello scenario europeo è importante sottolineare il ruolo dell'Italia: fu il secondo paese europeo in cui vennero stampanti dei libri grazie Conrad SweynheymArnold Pannartz, giunti sulla penisola probabilmente per volere di Nicola Cusano. Abbiamo quindi le stampe di libri come il De oratore, ma anche volumi di grammatica per ragazzi come il Donatus pro Puerilis, oggi disperso.



Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

Approfondimento step#24