La carta step#20
Immagine che illustra la produzione della carta nell'antica Cina. |
Inizialmente la scrittura avveniva su fogli di papiro(da qui proviene la parola anglosassone "paper", quella spagnola "papel" e quella sia francese che tedesca "papier", tutte significano "carta"),che però in Europa ebbero vita breve(mentre furono ancora utilizzati nelle regioni con clima tropicali), poiché vennero sostituiti dalle pergamene, ottenute dalla lavorazione delle pelli animali. In oriente invece veniva utilizzato il bambù, che venne in un primo momento sostituito dalla seta, ma era troppo costosa, e quindi nel 105, secondo la tradizione, l'ufficiale di corte Cai Lun inventò dalla lavorazione della corteccia la carta. Molti popoli vennero a contatto con il nuovo materiale, ma nessuno di loro capiva realmente come veniva prodotta e il popolo cinese si impegnò a mantenere il segreto.
Per circa 500 anni soltanto il popolo cinese conobbe il segreto della lavorazione della corteccia.
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Le cosiddette "chips di legno". |
L'arte si espanse in tutta Europa dopo l'invenzione di Gutenberg (la stampa a caratteri mobili), che incentivò l'apertura di nuove fabbriche cartiere. Da quel momento(1500 circa) in poi , si sono prodotte numerose macchine capaci di produrre sempre di più e sempre meglio, un esempio fu quella di Robert, la prima macchina continua per la produzione della carta.
Ma la produzione della carta divenne veramente una produzione di massa quando si sperimentò un nuovo materiale da cui produrla, la pasta di legno(materiale che si usa tutt'ora) materiale economico che è formato per la gran maggioranza da cellulosa e lignina. La pasta viene inizialmente sbriciolata e trattata con sostanze chimiche al fine di "sbiancarla",poi viene "filata" per dare una forma alle fibre delle "chips di legno"(prodotto dello sbriciolamento), e si stende su dei macchinari che sovrappongo più strati, facendone uscire uno solo grazie all'aiuto di presse e colle, infine il prodotto viene arrotolato in bobine. Questo processo è quello utilizzato nella nostra contemporaneità, ed è frutto di diverse innovazioni che si sono susseguite dalla prima metà del XIX secolo fino ad oggi.
La conseguenza più importante dell'invenzione di una carta più economica è quello dell'abbassamento dei costi di produzione di libri, riviste e giornali. Molte più persone così potettero comprarli e il tasso di alfabetizzazione cominciò a salire, soprattutto tra i ceti più poveri della società.
In questo link è presente una tabella che mostra in percentuale l'analfabetismo della popolazione delle nazioni più industrializzate del mondo dal 1861 al 1990. Questa tendenza ovviamente è anche legata ad altri fattori, come l'istituzione della scuola pubblica, oppure l'obbligatorietà della frequenza di essa.
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Cartiere Miliani Fabriano, la più antica cartiera italiana, nata nel 1782, dall'unione di più fabbriche presenti sul territorio. |
La conseguenza più importante dell'invenzione di una carta più economica è quello dell'abbassamento dei costi di produzione di libri, riviste e giornali. Molte più persone così potettero comprarli e il tasso di alfabetizzazione cominciò a salire, soprattutto tra i ceti più poveri della società.
In questo link è presente una tabella che mostra in percentuale l'analfabetismo della popolazione delle nazioni più industrializzate del mondo dal 1861 al 1990. Questa tendenza ovviamente è anche legata ad altri fattori, come l'istituzione della scuola pubblica, oppure l'obbligatorietà della frequenza di essa.
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