stampare nelle principali lingue del mondo

"Stampare" nelle principali lingue del mondo 

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Nelle principali lingue mondiali, il verbo "stampare" è presente dal XIV secolo, ovvero da quando Gutenberg esportò la stampa in europa. 
Spagnolo e Francese, essendo lingue "sorelle", hanno conservato la stessa radice, ovvero "imprim-" infatti il verbo diventa "imprimir" nella prima e "imprimer" nella seconda (in francese abbiamo la prima testimonianza nel 1355) .
In entrambe le lingue il verbo indica l'azione di pressare qualcosa in modo tale da lasciare l'impronta sul foglio. Notiamo che il verbo sia per radice che per significato ricorda il verbo italiano "imprimere", che però non si usa per intendere l'azione di stampa su larga scala, probabilmente a causa di influenze del mondo barbarico che introdussero questo nuovo termine "stampare", che fu utilizzato, anche per la versatilità, in molti ambiti. Infatti viene utilizzato come un modo per indicare le impronte sul terreno da Petrarca, da Tasso e nel senso figurato da Leopardi. Venne utilizzato anche in filosofia da Tommaso Campanella per indicare l'azione di modellare la materia, o anche per indicare un bacio, uno schiaffo (fonte)
Tutti questi significati sono antecedenti alla nascita del verbo "stampare" e quindi si comprende il fatto che il verbo abbia inglobato soltanto in un secondo momento il significato di riprodurre stampe.
Nelle lingue anglosassoni, invece abbiamo radici completamente diverse, per esempio in inglese "to print out" o "to print" in tedesco "drucken". In entrambe le lingue si intende il fatto di imprimere con forza qualcosa su un foglio, ma in inglese il verbo nacque soltamto nel XVII secolo, mentre il sostantivo "print"(stampa), nacque ben tre secoli prima.

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